La scelta del filato è un momento fondamentale nell’attività di un maglificio. Le materie prime da utilizzare durante la produzione determinano la qualità e le caratteristiche del capo finale, come la morbidezza, la resistenza e la durata. Filati di alta qualità producono maglieria di alta qualità, un aspetto irrinunciabile per mantenere intatti gli standard che Elle Emme ha sempre garantito ai propri clienti.
Giugno e luglio sono i mesi che ogni anno inaugurano questo processo. La nota fiera internazionale ‘Pitti Filati’ di Firenze dà il via simbolicamente ad un periodo in cui le stesse filature presentano alle aziende le nuove proposte, i nuovi punti maglia e tutto ciò che può essere di interesse per le collezioni dell’inverno successivo.
“In questa fase siamo curiosi su tutto quello che viene proposto, ci facciamo ispirare dalle novità e teniamo gli occhi ben aperti.” – ha spiegato Alessandro Lunardi, manager di Elle Emme – “Storicamente noi produciamo dei capi classici e concentriamo la ricerca su filati lineari come il misto cashmere, il moher, l’alpaca e la lana merino. Teniamo in considerazione anche cartelle di filati più particolari, sopratutto per rispondere alle esigenze dei private label che talvolta ci chiedono cose più accattivanti.”
La valutazione dei filati è quindi centrale per tutta la strategia produttiva aziendale. Ogni filato ha proprietà diverse in termini di elasticità, traspirabilità e sensazione sulla pelle. Ad esempio, il cashmere è morbido e confortevole, risultando valido anche per l’abbigliamento primaverile, mentre la lana merino è calda e adatta per l’inverno.
Il filato poi influisce sull’aspetto estetico del capo finito. Una gamma variegata di filati può dare vita a tessuti con texture, colori e lucentezze differenti, che possono essere scelti per ottenere particolari effetti visivi o per seguire tendenze di moda specifiche.
noltre, con l’aumento della consapevolezza ambientale, molti maglifici hanno iniziato a scegliere una maggiore quantità di filati ‘eco-friendly’. Filati riciclati, organici o prodotti con processi sostenibili in grado di ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda.
Non fa eccezione Elle Emme, che nella collezione 2023/24 ha lavorato in questa direzione grazie ai filati “Abruzzo” e “Puglia”, che prendono il nome dalle due regioni italiane di provenienza delle materie prime. Questi filati, di pura lana locale, hanno consentito di creare due serie di maggior spessore, con la particolarità della tintura a freddo che li rende diversi da tutti gli altri. Una nuova proposta accattivante sia sul piano dello stile che su quello della sostenibilità.